perchè
Da qualche tempo il servizio di web-hosting dell’Ateneo è stato dismesso, senza che però si trovassero alternative valide per il mantenimento di interi siti dedicati alla didattica, come questo. Infatti il materiale che viene collocato sul web e reso pubblico da parte dei docenti si limita prevalentemente a pagine personali, contenenti un profilo di carriera scientifica ed accademica, eventualmente un curriculum disponibile per il download, ed eventualmente anche una fotografia, soprattutto se si è fotogenici. Il materiale didattico, quando c’è, consiste quasi sempre solo in piccole collezioni di slides in vari formati. E’ logico quindi che i casi in cui invece i contenuti si differenziano notevolmente da quelli descritti non abbiano giustificato, poichè rari, lo sforzo di trovare delle soluzioni adeguate. Spero che in futuro si possa ritornare all’interno del dominio unito.it, anche se ne dubito, dato che unito.it sta uscendo da se stesso, se così si può dire, per mettersi nelle braccia assai più capienti e robuste di altri, famosi, fornitori di servizi.
cosa ho cercato di ottenere
Devo premettere che non sono un architetto di siti web, e neppure un esperto di HTML o di javascript e linguaggi simili. Proprio a causa di ciò però la strutturazione di questo sito ha richiesto decine di ore di lavoro e rappresenta il risultato di un notevole sforzo. Molto probabilmente si sarebbe potuto realizzare tutto in modo più elegante, con meno difetti, etc etc, ma credo che qualche buon risultato sia stato ottenuto comunque.
portabilità
Il significato di avere un sito con il materiale didattico distribuito sotto forma di pagine html è di dare a tutti la possibilità di accedere a materiale che viene costantemente aggiornato, senza che si renda necessaria la “stampa” per determinarne la portabilità. La portabilità quindi è stata il principale motivo della riscrittura di tutte le pagine. Precedentemente il sito funzionava solo su dispositivi dotati di Java, con un crescente numero di problemi legati alla sicurezza ed alle autorizzazioni necessarie per l’utilizzo dei plugin e degli applets. Inoltre sui terminali tipo smartphone e tablets java non è disponibile.
Tutte le pagine contenenti applets sono state quindi riscritte approfittando delle nuove versioni di Jmol per javascript (JSmol), rendendo così compatibile il sito con la quasi totalità dei tipi di sistemi operativi presenti ad oggi. Il principale utilizzo di javascript è per JSmol, un visualizzatore molecolare 3D diffuso sui principali database di strutture molecolari e sulle pagine delle principali riviste scientifiche del settore chimico e biologico in senso lato.
Il problema successivo è stato di riuscire ad adattare le pagine alle dimensioni variabili degli schermi dei dispositivi portatili ormai nelle mani di tutti. Questo risultato ha comportato la ristrutturazione di tutte le pagine in un formato adattabile, e questo credo sia ancora uno dei punti di maggiore criticità, a causa della mia incompetenza sia per quanto riguarda la scrittura di codice, sia per quanto riguarda la conoscenza dei dispositivi disponibili sul mercato. Pertanto vi sarà sicuramente qualcuno che constaterà dei malfunzionamenti e mi scuso anticipatamente. Ogni pagina però ha un riferimento alla mia email, quindi la notifica di eventuali problemi, da parte di qualsiasi utente, è non solo bene accetta ma auspicabile.
Integrazione dell’utilizzo di JSmol
Ho sempre ritenuto che la principale difficoltà degli studenti quando l’argomento tocca oggetti di dimensioni così piccole come le singole molecole consista nella mancanza di abitudine a considerarli come oggetti “reali”. Noi non vediamo mai dal vero singole molecole, e siamo quasi condizionati dai libri di testo a immaginarle come oggetti piatti, bidimensionali, e privi delle proprietà che invece non abbiamo alcuna difficoltà ad abbinare ad oggetti del nostro mondo quotidiano. Raramente si pensa che le molecole abbiano 3 dimensioni, una forma ben precisa, e siano fatte di “materia” come i mobili o le automobili o i banchi di scuola. Quindi per esempio dove sta una molecola non ce ne può stare una seconda. Le molecole si urtano, rimbalzano, si attraggono o si respingono, si legano o si ignorano. Ed una cosa sopra tutte le altre fanno obbligatoriamente: interagiscono con altre molecole. Non esiste, nel nostro mondo, la possibilità che intorno ad una molecola “non ci sia nulla”. Pertanto qualsiasi molecola, dentro o fuori le nostre cellule, continuamente viene a contatto con altre molecole, uguali o diverse, con le quali contrae o meno interazioni di tipo chimico. Sono queste interazioni che, opportunamente regolate, mediano i processi che siamo abituati a considerare “vita”.
Sembrava quindi importante fornire uno strumento che permettesse di visualizzare e manipolare almeno alcuni degli oggetti di cui si parla nel corso. Alcune pagine danno quindi la possibilità di vedere in 3D, ruotare, rappresentare graficamente in modi diversi, misurare, alcune di queste molecole. JSmol e Jmol hanno un ricco menu contestuale (tasto destro oppure ctrl-click) che permette di ottenere rapidamente gli effetti voluti, ma è altresì possibile utilizzare una consolle in cui immettere comandi da tastiera per ottenere effetti simili o più sofisticati. Si rimanda alla documentazione specifica per un elenco di comandi disponibili.
Gli studenti quindi sono incoraggiati a cercare di usare ciò che vedono per porsi nuove domande e per cercare di capire meglio, sfruttando le potenzialità di JSmol a proprio piacimento nella analisi delle strutture proposte. Oltre a quelle presentate nel corso sono disponibili migliaia di altre strutture molecolari semplici e complesse ed è sufficiente ormai una ricerca per parole chiave per trovare facilmente ciò che si desidera.
una traccia per le lezioni e per il ripasso
Il materiale presentato rappresenta secondo me una traccia, utile sia a me per svolgere la lezione senza perdere il filo, sia agli studenti per riprendere individualmente il discorso e per ripassare gli argomenti durante la preparazione all’esame. Pertanto in quanto traccia è ben lungi dall’essere completa e va certamente integrata con le informazioni date a lezione oppure presenti sui libri di testo consigliati.
cosa ho in programma di ottenere
Integrazione con la piattaforma moodle
Pur non avendo ancora progettato un sito per una vera e propria didattica a distanza sfrutto la piattaforma moodle per potere interagire a distanza con gli stessi studenti a cui faccio lezioni frontali. Abbiamo sperimentato varie attività con studenti di corsi differenti. Cercherò quindi di rendere efficace il collegamento fra i due siti, in modo che gli studenti possano usufruire della piattaforma moodle per attività di autovalutazione, elaborazione dei contenuti presenti sul sito, ed altre attività eventuali che saranno concordate e programmate insieme agli studenti durante i corsi.
Implementazione di una funzione wiki
Mi piacerebbe riuscire un giorno a permettere agli studenti di aggiungere i loro approfondimenti direttamente al sito. In qualche corso, come ad esempio la Biologia Applicata per il corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi, svolgiamo un lavoro a gruppi di approfondimento su argomenti diversi da anno in anno e consultando direttamente la letteratura scientifica. Il materiale prodotto, sotto forma di presentazioni di slides, ha un notevole valore didattico, viene utilizzato dai gruppi stessi per tenere lezioni frontali, e sarebbe più che adatto per riempire le pagine di una WikiBiolCell o WikiGenMol.
Inizialmente è stato aperto solo il sito del corso di Genetica Molecolare perchè le lezioni sono in svolgimento e rappresentano quindi una priorità. Seguiranno a breve anche i siti dei corsi di Biologia Cellulare per Odontoiatria e Biologia Celluare per Infermieristica per dare anche agli studenti che hanno terminato i corsi ma non ancora sostenuto l’esame la possibilità di continuare ad accedere al materiale usato durante i corsi.
Ringrazio tutti coloro che spenderanno del proprio tempo in maniera critica fornendo un feedback con considerazioni e commenti, anche negativi.
Adriano Ceccarelli
24-3-2016